La passione per le due ruote

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La passione per le due ruote anima lo spirito di un cospicuo numero di italiani, pronti a trascorrere una parte del proprio tempo libero impugnando il volante di una moto. I successi dei centauri italiani avvenuti negli ultimi trent’anni, in primis Valentino Rossi, non hanno fatto altro che infiammare il cuore dei motociclisti, raccogliendo proseliti anche tra i più giovani.

Tra le tante componenti di una motocicletta, la batteria rappresenta, senza alcun dubbio, il cuore pulsante. Essa, infatti, risulta di vitale importanza in fase di avviamento, in quanto fornisce l’elettricità necessaria per mettere in moto il veicolo ed illuminare i fari. Tra le altre funzioni, la batteria è essenziale per alimentare i sistemi di sicurezza e la memoria della centralina a motore spento.

Sostituzione batteria: quali sono le fasi preliminari?

Ma è durante l’accensione che risulta decisiva in fase di spunto e consente al veicolo a due ruote di mettersi in moto. Quando, rubando un gergo caro agli amanti dei motocicli, la batteria è a “terra”, si prova una sensazione di sconforto mista, talvolta, a rabbia e disperazione: qualunque motociclista abbia provato questa esperienza, sa benissimo di cosa stiamo parlando.

In alcuni casi, è possibile ripristinare il corretto funzionamento della batteria, riuscendo ad arginare il problema e riuscendo a rimettere in pieno funzionamento la propria motocicletta. In altre situazioni, invece, si rende indispensabile la sostituzione della batteria. Ed è in questi casi che, specie nei motociclisti più avvezzi alle componentistiche meccaniche, si palesa un dubbio: cambiarla autonomamente la batteria moto o rivolgersi ad un meccanico specializzato?

Andremo, ora, ad analizzare quali sono le attività da svolgere per il cambio della batteria moto. Prima, però, una doverosa premessa. Pur risultando un’operazione meno complessa rispetto alla sostituzione di una batteria di un veicolo a quattro ruote, è indispensabile disporre delle necessarie conoscenze tecniche per procedere in autonomia; viceversa, meglio rivolgersi ad un meccanico.

Prima di procedere all’installazione della batteria, è assolutamente indispensabile seguire alcune indicazioni per rendere l’operazione efficace. Innanzitutto, è necessario riporre la batteria in un luogo ventilato e togliere i tappi relativi al riempimento, oltre che rimuovere il tubicino. Solo dopo aver seguito, pedissequamente, questi passaggi, si può procedere all’inserimento dell’elettrolita.

Le soluzioni per installare e caricare la batteria

In fase di inserimento, l’elettrolita deve avere una temperatura compresa tra i 15°C e 30°C, prestando attenzione che ogni scomparto raggiunga “l’upper level”. È indispensabile, poi, che la batteria resti a riposo per circa un’ora, senza mettere i tappi e passare alla ricarica della batteria: eventualmente, è possibile ricorrere ad un caricabatteria automatico.

In mancanza del caricabatteria, è necessario, dopo aver sistemato i tappi, installare la batteria nel vano interno della motocicletta e accertarsi, dopo aver percorso un tragitto di 30/40 km, del corretto funzionamento della stessa. Una soluzione, quest’ultima, che consente di ricaricare la batteria sino al livello massimo e portare la nostra moto al massimo della propria efficienza.

Quando si effettua la ricarica tramite caricabatteria, è indispensabile eseguire l’operazione togliendo i tappi; non appena terminata questa operazione, bisogna riporre i tappi e collegare il tubicino per il degasaggio. È bene ricordare che se non si ricarica la batteria dopo aver inserito l’acido, si corre il serio rischio che l’efficienza della batteria si abbassi di quasi il 25% e duri, in termini temporali, oltre il 30% in meno rispetto all’attività ordinaria.

È opportuno specificare che questo articolo esplica come avviene l’installazione di una batteria delle moto tradizionali, ma non sostituisce, in alcun modo, quanto riportato nel libretto di ogni singola motocicletta: in alcuni casi, in base al prototipo posseduto, le modalità di installazione possono essere assai differenti l’una dall’altra.

Come imparare a ballare, alcuni consigli utili

La musica vi sa coinvolgere come poche altre cose al mondo e siete sempre pronti a scatenarvi quando c’è da divertirsi insieme agli amici, ma c’è un problema di non poco conto da tenere in considerazione: non sapete proprio da dove iniziare quando si tratta di ballare.

Possono essere davvero i più disparati i motivi per cui si ha intenzione di voler imparare a ballare. C’è qualcuno che lo fa solamente per muoversi e fare un’attività che possa liberare la mente da ogni tipo di stress e al contempo avere anche un beneficio fisico, chi vuole apprendere i segreti del ballo per fare colpo su qualcuno e chi semplicemente vuole essere in grado di muoversi in maniera corretta a tempo di musica.

Trovare il ballo giusto per le vostre esigenze

Ci sono alcuni suggerimenti che possono tornare utili quando si ha intenzione di iniziare da zero e imparare a ballare, magari frequentando una scuola di ballo professionale. Ad esempio, si dovrebbe sempre optare per un ballo da associare con un tipo di musica che realmente vi piace.

Nel caso in cui non abbiate una particolare propensione, la cosa migliore da fare è quella di fare in modo che a scegliere sia il vostro corpo. Non dovete far altro che, nella vostra stanza, provare a rilassarvi e ad ascoltare, tenendo gli occhi rigorosamente chiusi, ogni tipo di musica ballabile e provare a capire qual è la tipologia che più di ogni altra riesce a trasmettere emozioni, a farvi canticchiare e a farvi venire voglia di ballare. Ci sono alcuni tipi di musica che sono in gradi di indurre un movimento spontaneo del proprio corpo: ecco, così facendo, si potranno riconoscere i tipi di ballo più adatti alle vostre preferenze ed esigenze.

Una volta capiti quelli che sono i balli più adatti, il passo successivo sarà quello di trovare una sala da ballo in cui poter migliorare. Non ci sono delle sale da ballo in cui si insegna ogni tipo di danza e musica. In fondo, per apprendere sul serio, non serve solo frequentare una scuola, ma bisogna anche andare a ballare.

Come individuare la scuola più adatta

Il primo passo dovrebbe essere sempre quello di fare richiesta di prendere parte a una lezione proposta in via del tutto gratuita, senza alcun tipo di impegno. Nella prima lezione, tutto ciò che si dovrà fare è semplicemente stare molto attenti sia al comportamento che al sistema didattico che viene adottato da parte del maestro e, nel caso, anche dai suoi collaboratori, provando a capire se possa essere adatto alle proprie preferenze o meno.

È importante anche tenere in considerazione chi siano gli altri allievi che frequentano il corso. Se riuscite ad instaurare un buon feeling, è tutto più semplice, dal momento che si condividerà molto più facilmente il proprio hobby insieme a loro. In caso contrario, se non c’è un gran feeling con il gruppo ci si divertirà molto di meno e non sarà una grande esperienza da fare.

L’osservazione e il focus dovranno inevitabilmente vertere anche sull’insegnante di ballo. Optare per dei corsi che vengono tenuti da professionisti che trasmettono le loro conoscenze e capacità sempre con grande modestia e umiltà. Nel caso in cui avvertiate un comportamento eccessivamente arrogante e presuntuoso, probabilmente la cosa migliore da fare è quella di cambiare immediatamente corso e insegnante.

Nelle scuole da ballo italiane vengono insegnati tantissimi tipi di balli differenti. Si va dal merengue fino ad arrivare ai balli cubani, passando per la rumba e il mambo, senza dimenticare ovviamente anche il cha cha cha, la sala e il tango argentino, ma non si può non citare anche la samba e lambada, così come i balli classici, come valzer, polka e mazurka. 

Come bruciare più calorie durante l’estate

Fai molta fatica ad allenarti in estate e di conseguenza tendi a bruciare meno. Sicuramente la soluzione, nonostante il caldo, è trovare qualche piacevole attività all’aria aperta, che magari sia anche divertente.

In inverno si bruciano più calorie. Il freddo aumenta il metabolismo e anche senza fare una grande attività fisica si tende a smaltire di più rispetto all’ estate. Nella stagione calda, oltre a bruciare meno, il tuo peso potrebbe oscillare a causa della ritenzione idrica. E allora come fare?

Allenati all’aperto. Non devi scolpire il corpo in palestra, soprattutto se non sei un atleta di professione. Cerca di stare all’aria aperta.

Beach volley. Questo sport è un ottimo modo per aumentare la frequenza cardiaca, fare amicizia e tonificare gambe e spalle. E poiché è più difficile muoversi nella sabbia, si bruciano più calorie.

Giardinaggio. Brucia calorie mentre rendi il tuo giardino più bello. Fare surf. Per ottenere un allenamento migliore, assicurati di pagaiare: aumenterai la frequenza cardiaca. Tennis. Correre in campo ti permette di potenziare l’allenamento aerobico. Inoltre, colpire la palla è un ottimo toner per le braccia.

Frisbee. Giocare a frisbee è una semplice attività. Un gioco leggero che può mantenerti in forma e puoi arrivare a bruciare fino 272 calorie in soli 30 minuti.

Nuotare senza fretta. Rinfrescati e goditi questa attività a basso impatto. E non devi essere un esperto di farfalle per bruciare calorie. Muoversi attraverso l’acqua anche ad un ritmo lento ti dà un allenamento aerobico che tonifica tutto il tuo corpo.

Scuba diving. Se le immersioni subacquee non sono il tuo forte, puoi fare snorkeling. Ti consente di bruciare 170 calorie nello stesso tempo.

Passeggiate a cavallo. Qual è la fatica? Stringere le gambe per stare in posizione verticale e seguire il ritmo dell’animale.

Cambiare le ruote delle biciclette

Prima o poi, chi va in bicicletta sa che ci sarà bisogno di cambiare le ruote, a causa di un guasto, una foratura o semplicemente per ottimizzare le ruote della propria bicicletta, nel caso in cui si voglia utilizzare la stessa su percorsi particolarmente ripidi o scoscesi. Cambiare le ruote di una bicicletta potrebbe non essere semplice, soprattutto in occasione delle prime volte, dal momento che i passaggi da seguire sono numerosi e bisogna fare il tutto in maniera piuttosto delicata, per evitare di rompere alcune componenti piuttosto fondamentali all’interno della propria bicicletta. Per questo motivo, è importante innanzitutto servirsi degli strumenti giusti, tra cui i copertoni della bicicletta che dovranno essere cambiati per ottenere le nuove ruote: questi ultimi potranno essere acquistati presso un qualsiasi rivenditore fisico, che si occupa di vendere parti per biciclette, presso alcuni negozi online, come quello di Cicli Viviani, che permette di acquistare la componente più adatta alla propria bicicletta, sia per quanto riguarda il budget e il costo da sostenere, sia per quel che concerne la qualità e la funzionalità delle componenti che si acquista. Detto questo, ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di come cambiare le ruote di una bicicletta.

I passaggi da seguire per cambiare le ruote di una bicicletta

A questo punto, è importante sottolineare quali siano tutti i passaggi da seguire per cambiare le ruote di una bicicletta.

In primo luogo, bisognerà pensare al telaio, scollegando la ruota dallo stesso: per farlo, bisognerà allentare i bulloni, servendosi di uno strumento adatto per rimuoverli. In genere, il processo è molto semplice e veloce, ma nel caso in cui i bulloni dovessero essere molto stretti, ci si potrebbe servire anche di un lubrificante spray o di olio di semi, per rendere il proprio processo molto più semplice. Le moderne biciclette, in realtà, non hanno bulloni ma un sistema di aggancio, dunque, in questo secondo caso, la prima fase del processo sarà molto più semplice.

Dopo aver smontato la ruota, bisognerà rilasciare i freni e, soprattutto se questi ultimi potrebbero interferire con la ruota e rompersi, nel caso di movimenti sbagliati. Il cavo dei freni, in realtà, non è molto difficile da rimuovere, purché lo si individui a partire dal sistema da cui parte in base al braccetto. Alcuni freni, soprattutto per biciclette moderne, sono posizionabili anche in un’altra sede, dunque basterà semplicemente allentarsi senza la necessità di rimuoverli.

Il cambiamento della ruota di una bicicletta prosegue con la rimozione della ruota dal telaio, sollevando la catena e staccando la ruota dall’apposito aggancio, di solito, la ruota anteriore è fissata maggiormente al telaio, per ragioni di sicurezza, dunque bisognerà effettuare una pressione maggiore. Dopo aver sgonfiato lo pneumatico premendo all’interno della parte interna della valvola, ci si dovrà occupare della rimozione dello stesso dalla ruota.

Per farlo, sarà opportuno utilizzare una leva per pneumatici, che di solito si acquista all’interno di un negozio di biciclette online; in alternativa, potrebbe essere utile servirsi anche del manico di una posata o di un attrezzo piuttosto piatto, che permette di fare leva.Per rimuovere correttamente lo pneumatico bisognerà ruotare costantemente la ruota, togliendo, via via, le parti dello pneumatico.

Dopo aver smontato la ruota e rimosso il battistrada, sarà necessario estrarre la camera d’aria svitando un dado presente alla base della valvola, controllando poi che non ci siano delle forature a seguito del proprio intervento. La nuova ruota dovrà essere sistemata a partire dal nastro, coprendo tutte le parti possibilmente taglienti o pericolose, per poi inserire il nuovo pneumatico con camera d’aria ben adagiata alla ruota e, infine, riposizionando lo pneumatico così come era stato rimosso.

Come organizzare un viaggio in Sicilia

La Sicilia è un’ottima destinazione per ogni genere di viaggio: dalle gite a tema culturale, durante le quali si possono osservare le innumerevoli testimonianze lasciate dalle civiltà che si sono susseguite nel corso dei secoli, alle vacanze al mare e in montagna. E ancora: escursioni, vela ed attività sportive, tour per appassionati di gastronomia. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!

Esistono diverse modalità per organizzare un viaggio in Sicilia, sia in autonomia che mediante il supporto di un’agenzia turistica. Sempre più persone, comunque, preferiscono affrontare da sole i passaggi relativi alla prenotazione di biglietti, alloggi ed esperienze varie da intraprendere sul posto e ciò è possibile, ad oggi, grazie agli strumenti reperibili online. Effettuando qualche ricerca su Internet, infatti, si trovano offerte e pacchetti per tutte le esigenze: hotel e villaggi vacanze, promozioni last-minute, ticket per visitare musei e palazzi storici, escursioni in Sicilia e molto altro.

Se anche voi siete di questa “scuola” e volete pianificare ogni tappa del vostro viaggio in Sicilia, ecco alcuni consigli che vi aiuteranno ad orientarvi tra le tantissime opzioni disponibili sul web.

Trekking e passeggiate

La Sicilia è ricchissima di attrazioni naturali: alcune sono dislocate sulla costa, come la Riserva Naturale dello Zingaro a pochi minuti in auto da Palermo, i Faraglioni di Scopello nella zona di Castellammare del Golfo, la splendida spiaggia di Cefalù o la Scala dei Turchi nell’agrigentino.

Altre, invece, sorgono nella parte centrale dell’isola e sono raggiungibili con mezzi propri o solamente a piedi. Tra le tappe imperdibili: le Grotte di Pantalica, il Parco dei Nebrodi, il Parco dell’Etna, con le sue vedute mozzafiato e le immense distese di pietra lavica, la Cava d’Ispica.

Prima di avventurarsi tra rocce e colline, comunque, è importante informarsi sul livello di difficoltà del percorso, attrezzarsi con tutto l’occorrente e affidarsi sempre a guide specializzate: il consiglio vale soprattutto per chi non possiede particolare esperienza in fatto di trekking ed escursioni.

Villeggiatura a tutto relax

Chi ricerca una vacanza meno impegnativa trova in Sicilia tantissime località che fanno al caso suo: l’isola racchiude alcune tra le spiagge più belle del Mediterraneo e, grazie ad un clima temperato per buona parte dell’anno, è visitabile tranquillamente anche in primavera e in autunno, periodi ideali per navigare in barca a vela e per villeggiare in strutture di lusso a prezzi competitivi.

San Vito lo Capo, Taormina, Ortigia, Sciacca, Capo D’Orlando, Mondello: ogni anno queste località attraggono centinaia, se non migliaia, di turisti provenienti da tutto il mondo, pronti ad immergersi tra acque limpide e scenari tropicali. A poca distanza dal litorale, è possibile pernottare in albergo o in una casa vacanze, ma non mancano le opzioni più a buon mercato, come campeggi, bed and breakfast ed appartamenti in affitto. Navigando online si trovano informazioni sulle strutture disponibili, sulle attrazioni da vedere nei dintorni, ma anche riguardo a sagre, eventi e locali.

D’estate – ricordiamo – le temperature salgono oltre i trenta gradi, per cui è utile acquistare un tubetto di crema solare e portare sempre un cappellino, occhiali da sole ed acqua a sufficienza.

Esperienze da provare

Se credete che le vacanze in Sicilia siano soltanto mare e tintarella, vi sbagliate di grosso.

Tra gli aspetti da approfondire durante il vostro viaggio, vi è anche la cucina tipica: le specialità più note variano dal pesce (pasta con le sarde, pasta all’eoliana, sarde a beccafico, cous-cous alla trapanese) alla carne (pane con la “meusa”, arancine di riso al ragù), alle verdure (caponata di melanzane, pasta con i tenerumi), ai dolci (cassata siciliana, cannolo, granita ai gelsi). Se avete occasione di fermarvi per diversi giorni di fila, approfittate per pranzare o cenare al ristorante e, soprattutto, prendetevi almeno un pomeriggio libero per sperimentare lo street food locale.

Come fare per duplicare una chiave di casa

Avete bisogno di un duplicato della chiave che utilizzate più di frequente per accedere alla vostra abitazione?

È ovvio che la soluzione migliore su cui puntare è sempre e comunque quella di affidarsi a dei professionisti del settore, come il servizio di duplicazione chiavi Torino,  che hanno l’esperienza tale per poter garantire un risultato caratterizzato dal miglior rapporto tra qualità e prezzo.

Affidarsi a un negozio di ferramenta

Nella maggior parte dei casi la soluzione più gettonata da parte di chi ha la necessità di effettuare la duplicazione di una chiave è sicuramente quella di recarsi presso un negozio di ferramenta. Altrimenti, si può sempre optare per dei punti vendita che mettono sempre a disposizione lo stesso servizio.

Come comportarsi quando il duplicato serve con urgenza

A volte può capitare che l’esigenza di ottenere un duplicato possa nascere in una giornata festiva, come ad esempio di domenica. In questi casi, i negozi e i vari punti vendita sono chiusi, ma non ci si deve preoccupare, dal momento che si può in ogni caso tentare con diversi metodi che permettono di provvedere alla duplicazione di una chiave direttamente entro le mura domestiche, sfruttando dei materiali d’uso comune.

La domanda a cui si può dare positiva risposta è la seguente: si può pensare di duplicare una chiave in casa?

Ebbene, esiste un sistema che offre la possibilità di effettuare la duplicazione di una chiave in casa, utilizzando tutta una serie di materiali che sono di facile reperibilità. Infatti, per realizzare una simile operazione, serve poter contare su strumenti come un accendino, un nastro adesivo, una lattina, ma anche delle forbici.

Il primo passo è quello di scaldare leggermente la chiave da duplicare, usando l’accendino fino al momento in cui non comincia ad annerire. In questo momento si deve collocare il nastro adesivo sulla chiave, in maniera tale che vi rimanga applicato il profilo della chiave. Arrivati a questo punto, ecco che il passaggio successivo prevede di incollare il nastro adesivo sulla lattina. Cercando di seguire con la massima precisione i contorni che sono stati lasciati dalla chiave annerita sul nastro, va svolta l’operazione di ritaglio delle sagome in tal modo create, usando le forbici. A questo punto, il più è già stato fatto.

Nel caso in cui non abbiate a disposizione una lattina, si può pensare in ogni caso di sfruttare una vecchia carta di credito. In alcuni casi, un’interessante e pratica soluzione è quella di provare a usare anche la zona più dura di una bottiglia in plastica. Come si può facilmente intuire, stiamo facendo riferimento a un duplicato di vera e propria emergenza. È chiaro che si tratta di una soluzione decisamente fragile e che non si può equiparare a una chiave normale.

Altre soluzioni da sfruttare

In caso di urgenza, ci sono anche altri sistemi a cui si può ricorrere per duplicare una chiave in casa, ma serve acquistare dei materiali che non sempre si ha a disposizione in casa. Ad esempio, si può pensare di sfruttare l’argilla, piuttosto che la creta oppure la gomma siliconata per modellismo. Si tratta di materiali che tornano utili per la realizzazione di un calco relativo alla chiave originale.

Dopo aver creato il calco è necessario versare all’interno del metallo liquido ad elevata temperatura o si può pensare anche di sfruttare il metallo fluido a freddo.

È piuttosto facile intuire come si tratti di operazioni che si possono portare a termine solamente se si ha un buon livello di manualità, altrimenti è chiaro che non tutti riescono a ottenere un buon risultato finale. Detto questo, non è affatto una soluzione impossibile da realizzare, ma è chiaramente qualcosa a cui si può ricorrere solo in casi di estrema urgenza.

Come iscriversi ad un’università online? Procedure, tasse di iscrizione e requisiti

Le università online sono degli enti di istruzione che propongono lezioni in modalità e-learning, da seguire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata.

Con il passare degli anni, infatti, sempre più persone decidono di puntare sugli atenei online in modo da poter conseguire la laurea senza dover necessariamente seguire di persona le lezioni. Alcuni sono costretti perché magari già lavorano oppure hanno altri impegni e per loro, quindi, sarebbe impossibile seguire ogni giorno in aula una o più lezioni. Viceversa, tante altre persone, pur avendo il tempo per poter seguire di persona, decidono di seguire online per via dei molteplici vantaggi che queste università offrono ai propri studenti, specie quelli economici. 

Come effettuare l’immatricolazione presso un’università online?

Per iscriversi ad un’università online è necessario registrarsi alla piattaforma online ed inserire i dati richiesti. In genere, bisogna indicare il corso di laurea scelto, oltre ai propri dati anagrafici, indirizzo ed altri recapiti. Occorre anche specificare il titolo di studio posseduto, se un diploma di scuola superiore, un titolo equipollente oppure un’altra laurea. Quest’ultimo è un requisito fondamentale per l’immatricolazione ad una laurea magistrale.

Alcune università online richiedono anche di scannerizzare ed allegare i documenti di identità, del codice fiscale, nonché copia conforme del titolo di studio posseduto al momento della domanda.  In genere, è possibile iscriversi durante tutto l’anno accademico, e la domanda va a buon fine dopo aver corrisposto la prima rata.

Dopo aver completato la procedura, si riceveranno le credenziali per accedere alla piattaforma di e-learning, che permette di seguire le lezioni e prenotarsi agli appelli d’esame.

Come richiedere il riconoscimento dei crediti formativi?

Se si ha intenzione di cambiare ateneo, oppure ci si vuole immatricolare ad un nuovo percorso universitario il quale prevede esami già sostenuti durante una precedente carriera universitaria, è possibile fare richiesta all’università online per vedersi riconoscere i crediti formativi.

Infatti, analogamente a quanto previsto dalle università tradizionali, anche gli atenei telematici consentono di richiedere una valutazione del percorso pregresso da un’apposita commissione di docenti. Ogni ateneo online prevede una procedura differenziata per inoltrare tale richiesta, ma in genere occorre produrre apposita documentazione a sostegno di quanto affermato, da richiedere all’ateneo di provenienza mediante i servizi di segreteria oppure da scaricare in autonomia dal sito web.

In alcuni casi, le università online valutano anche delle attività lavorativesvolte nello stesso settore del corso di laurea, ad esempio per convalidare i crediti formativi relativi al tirocinio.

Quanto costa l’università online?

I costi delle università online sono variabili. Infatti, le tasse universitarie dipendono dal corso di studi scelto, da tutti oneri di segreteria ed dalle eventuali tasse aggiuntive per la prenotazione agli appelli d’esame.

Inoltre, come in quelle tradizionali, anche nelle università online è necessario corrispondere la tassa regionale per il diritto allo studio (che in genere si aggira attorno ai 140 euro, a seconda della regione).

Bisogna considerare che gli atenei telematici possono offrire dei programmi per agevolare gli studenti con reddito basso, attraverso borse di studio oppure convenzioni con enti pubblici e privati.

Famiglie olfattive: cosa sono?

Il mondo dei profumi è a dir poco affascinante. Nel momento in cui lo si chiama in causa, si incorniciano vere e proprie opere d’arte che affascinano ogni giorno tantissime persone.

Non è un caso che profumerie online come sfiabo.com riscuotano tanto successo offrendo un’ampia gamma di soluzioni legate ai profumi per uomo e per donna. Chi ama usarli e sceglierli senza lasciare nulla al caso ha sicuramente sentito parlare di famiglie olfattive.

Ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamo, nelle prossime righe di questo articolo, la risposta a questa domanda.

Cosa sono le famiglie olfattive?

Quando parliamo di famiglie olfattive nel campo della profumeria, chiamiamo in causa la classificazione delle composizioni profumate. Solo nel 1984 – pochissimo tempo fa, se si considera che l’arte della profumeria è una delle più antiche in assoluto – si è cominciato ad approfondire questo argomento dal punto di vista tecnico, grazie agli esperti della Société Française des Parfumeurs.

La prima cosa da ricordare è che i punti che elencheremo riguardano sia i profumi femminili che quelli maschili. Detto questo, non resta che entrare nel vivo delle alternative da considerare quando si parla di famiglie olfattive.

Esperidico e agrumato

La prima delle sette famiglie olfattive dei profumi commerciali si distingue per l’attenzione alle note olfattive come l’arancia, il limone o il mandarino. Un aspetto molto importante da ricordare di questa famiglia olfattiva riguarda il fatto che, quando viene chiamata in causa, inquadra il riferimento della prima acqua di colonia.

Floreale

Come suggerisce il nome, questa famiglia olfattiva dà spazio ai bouquet e alle note olfattive floreali. Tra le fragranze che la raccontano meglio, si trovano senza dubbio la rosa, la peonia e la violetta.

Fougère

Cosa si può dire della terza delle sette famiglie olfattive? La cosa più importante da specificare è che, nonostante il nome, non ha nulla a che fare con l’odore della felce.

Per essere precisi, va precisato che si tratta di un insieme di fragranze strutturate che hanno come punto di riferimento le note di lavanda, ma anche di vetiver, geranio, muschio di quercia e cumarina, e fava tonka.

Famiglia olfattiva prettamente maschile, è all’origine di numerosi profumi di successo. Alcuni esempi? Tsar di Van Cleef & Arpels.

Chypre

Anche in questo caso, non bisogna farsi ingannare dal nome. Questa famiglia olfattiva, infatti, non ha nulla a che fare con le note cipriate. Il riferimento, infatti, è di natura geografica e ci porta sull’isola di Cipro con un mondo di fragranze come quelle del bergamotto, della rosa, del gelsomino e del muschio di quercia.

Legnoso

In questo frangente, però, il nome è molto chiaro. Infatti, osservando i dettagli di questa famiglia olfattiva possiamo trovare note sensuali come il sandalo. Da non dimenticare anche il patchouli, il cedro e il vetiver.

Ambra o orientale

Questa famiglia olfattiva è caratterizzata dalla presenza di note all’insegna dell’opulenza e del calore. Basta un primo contatto con i sensi per essere trasportati, come dice il nome, nelle meravigliose atmosfere dei paesi orientali, tra bazar ricchi di profumi e notti in cui il vento accarezza il corpo. Dominano ovviamente fragranze come la vaniglia, il patchouli e le spezie.

Cuoio

In questo caso si parla di profumi caratterizzati da un’apertura floreale. Successivamente, si possono scoprire note più secche. In generale, quando si parla di questa famiglia olfattiva, la si inquadra come riferimento per i profumi maschili. Negli ultimi anni, viene utilizzata anche per fragranze dedicate a un pubblico femminile.

Niche perfumery: here’s what to know

What is niche perfumery ? There are many people who ask this question. Nothing strange given that, for several years now, the search for luxurious and above all unique products has been the master in a world marked by homologation. In light of this, in the following lines we will try to explain well what we are talking about when niche perfumes are mentioned.

What are niche perfumes?

When using the term “perfumery “, it is necessary to question different categories. Here are which ones:

  • Normal perfumes;
  • Niche perfumes;
  • vintage perfumes;
  • Natural perfumes.

When dealing with niche perfumes, fragrances made with raw materials of particular quality and using artisanal creation processes are considered. Another characteristic of niche perfumery is linked to its being outside the logic of marketing.

Attention: this absolutely does not mean that the realities behind these fragrances proceed randomly in the study of the products. To understand what has just been specified, we can call into question the example of Memo Paris Perfumes , a niche perfumery brand that has chosen to put the theme of travel at the center of its proposal to the public.

History

The story of niche perfumery is difficult to tell. What is certain is that it has its roots in very ancient times, when the creation of fragrances was the prerogative of those mysterious men cloaked in a veil of restlessness who were the alchemists. The expression to which this article is dedicated derives from the physical niches where they kept the herbs used for their preparations.

If we want to find a starting date for the commercial success of niche perfumery, we have to go back in time to the 19th century. At that time in history, what are defined today as the progenitors of niche perfumery were fragrances that drew strong inspiration from aromas of Mediterranean origin.

Telling the first chapters of the history of modern niche perfumery inevitably means dwelling on the promotion and sales channels of that period. The stages chosen to introduce the fragrances were the barbershops. Today, on the other hand, more than two centuries later, it is above all word of mouth, events and sector magazines that give a boost in visibility to companies that produce niche perfumes. In recent years the web has also arrived, where it is possible to find e-commerce specialized in niche perfumery or sections of famous stores dedicated, in general, to the world of beauty .

Unisex perfumes

Another aspect that makes niche perfumes unique is that they are unisex. These fragrances transcend the differences between genres. In fact, everything focuses on the sensation given by the perfume, by its balance of scents, by the details of the bouquet: what has just been described must be able to enhance the individual in his uniqueness regardless of whether he is a man or a woman.

Yes, this is a personalization approach. It is no coincidence that, among the most famous and unattainable niche perfumes, there are fragrances created ad hoc for characters who have made history with their charisma and with the myth around their figure, for example Queen Elizabeth.

A world no longer inaccessible

Niche perfumery, nowadays, is beauty that is no longer inaccessible. Thanks to the choice that many companies have made to offer their products in very small formats – e.g. 50 ml – more and more people can appreciate these fragrances not only in the form of perfumes to be sprayed on , but also as protagonists of products such as body gel or by the hands.

Nuove immatricolazioni UNITO

L’Università degli studi di Torino sta mettendo in atto una grande campagna per le nuove immatricolazioni dell’anno accademico 2021/22.

Con quasi ottanta mila iscritti Unito vanta quest’anno un aumento delle immatricolazioni, grazie all’enorme offerta formativa dei suoi 90 corsi di studio disponibili.

Come si fa a immatricolarsi?

Per le immatricolazioni è necessario aver scelto il corso di studi che si desidera intraprendere e successivamente verificare se questo si trova tra i corsi ad accesso libero, che richiedono semplicemente un test di ingresso per il livello delle competenze ma non rappresenta nessun sbarramento. L’altra tipologia di test riguarda i corsi ad accesso programmato, caratterizzati da un test che sottopone gli iscrivendi a un numero di domande per le quali riceveranno un punteggio che verrà poi elaborato in graduatoria. In base al punteggio ottenuto e al numero di posti disponibili lo studente avrà modo di conoscere la sua posizione ed eventualmente di immatricolarsi.

Quanto pagherò per sostenere i miei studi?

Anche per questo quesito Unito ha una risposta adatta ad ogni condizione economica. Infatti secondo una scala di reddito pubblicata sul sito istituzionale ed un apposito simulatore di tasse si potrà conoscere l’importo che si dovrà pagare all’ente.

Per usufruire delle agevolazioni per il diritto allo studio universitario occorre avere la certificazione ISEE in corso di validità, richiedibile ai CAF convenzionati o sul sito INPS.

Che aspetti, non ti resta che metterti all’opera, perché come dicono in quel di Unito:

“se hai un’idea che unisce, a Torino c’è l’università per te. Le tue connessioni cominciano qui, iscriviti ora”!

Tutte le informazioni sulla pagina ufficiale https://www.unito.it/didattica/immatricolazioni-e-iscrizioni