Con un ritardo di cinque mesi a causa del Covid, la 23a. edizione del Salone internazionale del Libro di Torino è pronta a tornare in presenza con “Vita Supernova” dal 14 al 18 ottobre al Lingotto Fiere.
A presentare la nuova edizione Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Chiara Appendino, sindaca di Torino, Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino la Città del Libro, Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone, Valeria Parrella e Ilide Carmignani del comitato editoriale del Salone.
“Presentare in presenza questo evento – ha detto il presidente Cirio- è un momento emozionante perché è un segnale concreto della ripartenza. Abbiamo un debito verso i nostri ragazzi, questo è un inizio della restituzione. Guardiamo all’autunno – ha aggiunto – con un ottimismo razionale che posa le sue basi nella forza della scienza medica Stiamo iniziando un’estate che ci permetterà, con il vaccino, di guardare avanti e anche di vivere bene il Salone. Un ringraziamento va a chi ha avuto la tenacia di voler tenere accesa questa fiamma e ringrazio tutti per avere continuato a difenderlo”.
Il programma, che sarà diffuso a settembre, ha già tanti grandi nomi da elencare: la scrittrice francese Valérie Perrin, il cui libro Cambiare l’acqua ai fiori è stato il più venduto in Italia nel 2020, Andrè Acimar, gli spagnoli Javier Cercas e Alicia Gimenez-Bartlett, l’argentino Alan Pauls, Stefania Auci, Domenico Starnone, David Quammen, autore di Spillover.
Tra i grandi ospiti la scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca Ece Temelkuran, Carlo Verdone e un incontro in collegamento con Jeff Kinney.
Per rispettare la normativa anti Covid ci sarà anche un ufficio apposito che adatterà le normative e darà adeguate disposizioni a tutti.
“Il libro non soltanto ha resistito – ma è addirittura più forte di un anno e mezzo fa – ha detto il direttore Lagioia – Sarà un Salone più internazionale che mai, con grandi nomi della scena mondiale per ripartire a nuova vita che ci aspetta. Torino sarà per cinque giorni e cinque notti capitale mondiale della cultura”.