La passione per le due ruote anima lo spirito di un cospicuo numero di italiani, pronti a trascorrere una parte del proprio tempo libero impugnando il volante di una moto. I successi dei centauri italiani avvenuti negli ultimi trent’anni, in primis Valentino Rossi, non hanno fatto altro che infiammare il cuore dei motociclisti, raccogliendo proseliti anche tra i più giovani.
Tra le tante componenti di una motocicletta, la batteria rappresenta, senza alcun dubbio, il cuore pulsante. Essa, infatti, risulta di vitale importanza in fase di avviamento, in quanto fornisce l’elettricità necessaria per mettere in moto il veicolo ed illuminare i fari. Tra le altre funzioni, la batteria è essenziale per alimentare i sistemi di sicurezza e la memoria della centralina a motore spento.
Sostituzione batteria: quali sono le fasi preliminari?
Ma è durante l’accensione che risulta decisiva in fase di spunto e consente al veicolo a due ruote di mettersi in moto. Quando, rubando un gergo caro agli amanti dei motocicli, la batteria è a “terra”, si prova una sensazione di sconforto mista, talvolta, a rabbia e disperazione: qualunque motociclista abbia provato questa esperienza, sa benissimo di cosa stiamo parlando.
In alcuni casi, è possibile ripristinare il corretto funzionamento della batteria, riuscendo ad arginare il problema e riuscendo a rimettere in pieno funzionamento la propria motocicletta. In altre situazioni, invece, si rende indispensabile la sostituzione della batteria. Ed è in questi casi che, specie nei motociclisti più avvezzi alle componentistiche meccaniche, si palesa un dubbio: cambiarla autonomamente la batteria moto o rivolgersi ad un meccanico specializzato?
Andremo, ora, ad analizzare quali sono le attività da svolgere per il cambio della batteria moto. Prima, però, una doverosa premessa. Pur risultando un’operazione meno complessa rispetto alla sostituzione di una batteria di un veicolo a quattro ruote, è indispensabile disporre delle necessarie conoscenze tecniche per procedere in autonomia; viceversa, meglio rivolgersi ad un meccanico.
Prima di procedere all’installazione della batteria, è assolutamente indispensabile seguire alcune indicazioni per rendere l’operazione efficace. Innanzitutto, è necessario riporre la batteria in un luogo ventilato e togliere i tappi relativi al riempimento, oltre che rimuovere il tubicino. Solo dopo aver seguito, pedissequamente, questi passaggi, si può procedere all’inserimento dell’elettrolita.
Le soluzioni per installare e caricare la batteria
In fase di inserimento, l’elettrolita deve avere una temperatura compresa tra i 15°C e 30°C, prestando attenzione che ogni scomparto raggiunga “l’upper level”. È indispensabile, poi, che la batteria resti a riposo per circa un’ora, senza mettere i tappi e passare alla ricarica della batteria: eventualmente, è possibile ricorrere ad un caricabatteria automatico.
In mancanza del caricabatteria, è necessario, dopo aver sistemato i tappi, installare la batteria nel vano interno della motocicletta e accertarsi, dopo aver percorso un tragitto di 30/40 km, del corretto funzionamento della stessa. Una soluzione, quest’ultima, che consente di ricaricare la batteria sino al livello massimo e portare la nostra moto al massimo della propria efficienza.
Quando si effettua la ricarica tramite caricabatteria, è indispensabile eseguire l’operazione togliendo i tappi; non appena terminata questa operazione, bisogna riporre i tappi e collegare il tubicino per il degasaggio. È bene ricordare che se non si ricarica la batteria dopo aver inserito l’acido, si corre il serio rischio che l’efficienza della batteria si abbassi di quasi il 25% e duri, in termini temporali, oltre il 30% in meno rispetto all’attività ordinaria.
È opportuno specificare che questo articolo esplica come avviene l’installazione di una batteria delle moto tradizionali, ma non sostituisce, in alcun modo, quanto riportato nel libretto di ogni singola motocicletta: in alcuni casi, in base al prototipo posseduto, le modalità di installazione possono essere assai differenti l’una dall’altra.